Grandissima partecipazione di bambini, ragazzi e famiglie, nonostante il caldo afoso, alla festa di fine stagione della Virtus Alto Garda, andata in scena sui (e attorno ai) campi dell’oratorio di Riva. Un pomeriggio e una serata all’insegna dello sport, dell’associazionismo e della convivialità, conclusi con un pasta party predisposto grazie al Bacionela Club.
Nell’occasione, oltre a celebrare gli Under 13 campioni regionali, sono stati premiati i ragazzi che si sono maggiormente distinti per l’impegno profuso e i risultati ottenuti nel corso dell’anno. Hanno ricevuto riconoscimenti per la maggiore costanza nell’allenamento Mattia Tavernini (Esordienti), Alessandro De Marco (Under 13), Daniele Tolotti (Under 14), Simone Pederzolli (Under 15), Simone Prandi (Under 17B), Alessandro Frattarelli (Under 17A) e Marco Betta (Under 19), mentre tra coloro che si sono caratterizzati per il maggior miglioramento personale sono stati segnalati Leonardo Grossi (Esordienti), Leonardo Rebucci (Under 13), Nicola Marcon (Under 14), Sebastian Serafini (Under 15), Nicola Zambanini (Under 17B), Giuseppe Zilio (Under 17A) e Mattia Potrich (Under 19).
Presenti anche gli assessori allo sport di Riva (Silvio Salizzoni) e di Arco (Dario Ioppi), le cui amministrazioni sono state ringraziate dal presidente della Virtus Alto Garda Michele Kumar per il sostegno economico e logistico («uno degli aspetti più delicati della nostra organizzazione, visto che abbiamo centinaia di bambini e ragazzi tesserati da distribuire nelle varie palestre, e non è semplice»), oltre al presidente del comitato regionale Fip Mauro Pederzolli, che ha fatto un appello alle famiglie: «Fare sport è importantissimo e mi fa enorme piacere che siate qui in tanti a celebrare lo sport più bello di tutti, la pallacanestro, ma perché ci sia la pallacanestro sono essenziali anche figure «antipatiche» come arbitri e ufficiali di campo. L’invito è a sostenere chi tra i nostri ragazzi voglia provare a iniziare questa impegnativa attività, senza le quali le partite non ci possono essere. Lasciateli liberi anche di sbagliare».